TY - JOUR AU - Vacca, Giovanni PY - 2021/01/01 Y2 - 2024/03/28 TI - Canzone e didattica della lingua inglese: una proposta interdisciplinare JF - Musica Docta JA - MD VL - 11 IS - 1 SE - Articoli DO - 10.6092/issn.2039-9715/13974 UR - https://musicadocta.unibo.it/article/view/13974 SP - 87-105 AB - Pur essendo ormai da anni utilizzata nella didattica per l’insegnamento della lingua inglese, la popular song viene ancora considerata come uno strumento più che altro ‘seduttivo’ e di ausilio prevalentemente grammaticale. Il saggio rovescia questa impostazione partendo da una riflessione sui rapporti tra musica e linguaggio e spostando l’attenzione sugli aspetti fonetici e fonologici della canzone. Al centro della riflessione è la voce e l’uso che se ne può fare nella lingua e nella musica (e quindi nel canto). Viene anzitutto evidenziato come l’apprendimento di una lingua, in cui la dimensione orale è ormai sempre più considerata prioritaria, implichi per molti versi un processo analogo a quello richiesto dall’apprendimento del canto, vale a dire rendere discreti dei suoni sia in ascolto che in riproduzione. Ricorrendo al metodo Kodály e lavorando sulla fonetica è possibile ipotizzare dunque una didattica che proceda parallelamente nell’insegnamento della lingua inglese e della musica. Lo strumento privilegiato di lavoro risulterà essere, per le sue caratteristiche specifiche, la folk song angloamericana: calata pienamente nei contesti locali e perfettamente intellegibile in quanto non sopraffatta da arrangiamenti invasivi come accade per la maggior parte delle canzoni popular, la canzone, così intesa, diventerà sia veicolo di avvicinamento alla cultura ‘profonda’ del mondo anglosassone, laddove la canzone popular è sempre più espressione di una cultura globale, sia gioco di suoni, risultando allora ideale anche per la pratica di quella fluency che è il vero e proprio discrimine per accedere a livelli linguistici avanzati. L’obiettivo è allora quello di far maturare la capacità di decodificare e riprodurre i suoni, sia linguistici che musicali, nell’intento di creare un’attitudine che si possa poi trasferire, dalla fonetica della lingua inglese e dalla musica tonale e temperata in cui si colloca il metodo Kodály, anche ad altre lingue e a musiche basate su altri sistemi di intonazione. ER -