TY - JOUR AU - Romanelli, Raffaele PY - 2021/01/01 Y2 - 2024/03/29 TI - Il rischio di erodere le basi dei diritti umani JF - Musica Docta JA - MD VL - 11 IS - 1 SE - Interventi DO - 10.6092/issn.2039-9715/13975 UR - https://musicadocta.unibo.it/article/view/13975 SP - 107-118 AB - Il contributo prende le mosse dal processo storico che ha condotto alla Dichiarazione universale del diritti dell’uomo dell’ONU (1948, ricalcata su quella del 1789) ed è proseguito con ’Dichiarazioni’ sempre più specifiche. Nel corso degli anni, con l’estendersi globale dell’ONU, i diritti proclamati nel 1948 sono sempre più apparsi come ’occidentali”’ più che ’universali’ e nuovi diritti sono stati reclamati dai paesi africani o asiatici, come i diritti riferiti alla famiglia o alla comunità anziché all’individuo. Nel frattempo, in Occidente l’espansione dei diritti originali a minoranze etniche, di genere o culturali è tornata a frammentare l’universalità dell’individuo soggetto di diritti. Individuato come bianco, maschio, eterosessuale, storicamente protagonista di dominio e subordinazione, il soggetto originale è sotto accusa. La ’cancel culture’ colpisce con ogni sorta di discriminazione e rimozione, perfino di iconoclastia, i protagonisti della cultura e della storia occidentale, fino a minare alle fondamenta i principii della stessa Dichiarazione del 1948 a cominciare da aspetti cruciali quali la centralità dell’individuo e della persona come titolare dei diritti umani. Il paradosso è che tale ’guerra culturale’ è mossa all’Occidente, non dall’esterno, come è altre volte accaduto nella storia, ma dal suo interno. ER -