Sostenibilità del ‘classico’ nell’educazione musicale scolastica

Autori

  • Luca Aversano Università Roma Tre

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.2039-9715/20899

Parole chiave:

Concetto di classico, Musica classica, Sostenibilità, Educazione musicale scolastica

Abstract

L’impiego del termine ‘classico’ ha origini molto antiche, che affondano le radici nel mondo della scuola, della pedagogia e della didattica, derivando dal latino classis nel significato di ‘classe’.  Nella letteratura musicale l’aggettivo ‘classico’ compare inizialmente, come calco del latino classici auctores, cristallizzato nel sintagma ‘classici autori’, conservando una forte impronta pedagogica: ‘classico’ è ciò che, in ragione della sua eccellenza qualitativa, garantisce il perpetuarsi della corretta grammatica della composizione e che, per la sua validità nel tempo, prescinde dallo stile del momento. Successivamente l’uso musicale del termine ‘classico’ acquisisce una sfumatura semantica diversa, cristallizzandosi nella popolare espressione ‘musica classica’, tanto generica sul piano della valutazione stilistica quanto specifica nell’indicare un insieme di composizioni del passato che sono tuttora vive alla memoria del pubblico. L’intervento indaga la relazione possibile tra questa idea fondativa della cultura scolastica occidentale con un concetto contemporaneo e globale, oggi molto di moda, com’è quello della ‘sostenibilità’: quanto e come è sostenibile oggi la ‘musica classica’ nell’educazione musicale scolastica?

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Pubblicato

2024-12-17

Come citare

Aversano, L. (2024). Sostenibilità del ‘classico’ nell’educazione musicale scolastica. Musica Docta, 14(1), 7–12. https://doi.org/10.6092/issn.2039-9715/20899