Focus − Insegnare Storia della musica: Università, Conservatorio, Scuole

Lorenzo Bianconi; Michele Calella; Donatella Restani; Alessandro Roccatagliati; Antonio Caroccia; Luisa La Guardia

doi:10.60923/issn.2039-9715/23525

Autori

Lorenzo Bianconi Università di Bologna

Lorenzo Bianconi ha insegnato per quarant’anni Drammaturgia musicale nell’Università di Bologna, ha collaborato al progetto e alla creazione del Museo della Musica di Bologna, è stato condirettore del Dizionario biografico degli Italiani (2012-2020). Si è occupato di storia del melodramma, di librettistica, di poesia per musica. Il suo Seicento nella “Storia della musica” EDT (1982, 1991) è stato tradotto in spagnolo e in inglese; una traduzione francese è in arrivo. Condirige l’edizione critica delle opere di Francesco Cavalli (Bärenreiter 2012 sg.). È socio corrispondente di varie accademie italiane e straniere, i Lincei compresi. Nel 1993 è stato tra i promotori del «Saggiatore musicale», rivista e associazione.
Michele Calella Università di Vienna

Michele Calella è professore di musicologia storica all’Università di Vienna. Ha studiato alle università di Pavia/Cremona, Ratisbona e Münster, addottorandosi nel 1997 con una tesi sulla tragédie lyrique alla fine dell’Ancien Régime. È stato assistente alle università di Marburg e Zurigo, dove si è abilitato con un lavoro sul concetto d’autore nella musica del tardo medioevo e rinascimento. Ha ricevuto nel 2004 l’Hermann Abert-Preis della Gesellschaft für Musikforschung e nel 2020 il Westrup Prize della Music & Letters Foundation. Attualmente si occupa di opera italiana a Vienna nel Settecento, di Franz Liszt a Weimar e di questioni metodologiche concernenti la musicologia. La sua ultima monografia, Musikwissenschaft. Eine Einführung, un‘introduzione ai metodi della musicologia, è stata pubblicata nel 2024 presso l’editore Laaber.
Donatella Restani Università di Bologna

Donatella Restani è professoressa ordinaria di Musicologia e Storia della musica nel Dipartimento di Beni culturali dell’Università di Bologna. Ha al suo attivo una novantina di pubblicazioni, tra le quali: L’itinerario di Girolamo Mei (1990), Musica e mito nella Grecia antica (1995), Musica per governare (2004), Etnomusicologia storica del mondo antico (2006). È tra i cofondatori di MOISA. International Society for the Study of Greek and Roman Music and its Cultural Heritage, fa parte di gruppi di ricerca nazionali (PRIN 2022 MUSE) e internazionali (RIMAnt) e siede nel comitato direttivo di riviste, quali «Greek and Roman Musical Studies», «Itineraria» e la recente «Il Patrimonio musicale». Da venticinque anni al servizio della comunità accademica in sede nazionale, di Ateneo e dipartimentale, attualmente coordina il Dottorato di ricerca in Beni culturali e ambientali.
Alessandro Roccatagliati Università di Ferrara

Alessandro Roccatagliati, professore ordinario nell’Università di Ferrara, dirige il Comitato scientifico dell'Istituto Nazionale di Studi Verdiani e la rivista «Studi verdiani». Condirige la Edizione critica delle opere di Vincenzo Bellini e la rivista «Il Saggiatore musicale». In ambito AFAM (PNRR 2025-26) dirige sul piano scientifico i progetti di ricerca “Music Theatre and New Technologies” e “Conoscete Achille Peri?”. Opera altresì nei comitati scientifici di: Works of Giuseppe Verdi, Edizione critica delle opere di Gaetano Donizetti, Centro di Documentazione – Fondazione Bellini. Tra le sue pubblicazioni: “Rigoletto” di Giuseppe Verdi (1991), Felice Romani librettista (1996), l’edizione critica della Sonnambula di Bellini (2009), il manuale Musica e società. II: Dal 1640 al 1830 (2019).
Antonio Caroccia Conservatorio di Musica Santa Cecilia, Roma

Antonio Caroccia, dottore di ricerca in Storia, Scienze e Tecniche della Musica, è professore di prima fascia di Musicologia e Storia della musica al Conservatorio di Musica “Santa Cecilia”, dove coordina il dottorato in Scienze e culture del patrimonio musicale (XL e XLI ciclo) e le attività musicologiche. È consigliere del CNAM, componente delle commissioni MIM-MUR e CNAM-CUN, valutatore ANVUR e Presidente dell’ANDA – Associazione Docenti AFAM. È componente delle edizioni nazionali del Ministero della Cultura delle Commedie per musica di Domenico Cimarosa e delle Opere di Antonio Salieri. Autore di numerosi studi sulla storia della musica tra XVII e XX secolo e sulla didattica, intreccia attività scientifica, istituzionale e formativa con particolare attenzione ai temi storico-didattici, di tutela, valorizzazione e trasmissione del patrimonio musicale italiano.
Luisa La Guardia Bologna

Luisa La Guardia, laureata in DAMS e diplomata ai Conservatori di Bologna e Rovigo, insegna Musica nella scuola secondaria di primo grado a Bologna da vent’anni, dopo dieci trascorsi nella scuola primaria. La sua attività didattica, così come la sua ricerca accademica, riflette un costante impegno a coniugare tradizione e innovazione, con particolare interesse per metodologie di apprendimento attivo. Master di II livello in Leadership e Direzione Strategica della Scuola, attualmente è una dirigente in attesa di assegnazione che continua ad insegnare con passione e una musicologa ispirata alla pedagogia della storia musicale.

DOI:

https://doi.org/10.60923/issn.2039-9715/23525

Parole chiave:

Storia della musica, Didattica della Storia della musica, Università, Conservatorio, Scuola

Abstract

Il 30 ottobre 2024 il SagGEM – Gruppo per l’educazione musicale dell’Associazione «Il Saggiatore musicale» – ha dedicato il consueto Meeting annuale al tema “Insegnare Storia della musica: Università, Conservatorio, Scuole”. All’incontro, tenutosi nell’auditorium dell’Opificio Golinelli di Bologna, hanno partecipato come relatori Luca Aversano, Lorenzo Bianconi, Michele Calella, Donatella Restani, Alessandro Roccatagliati e come discussants Antonio Caroccia e Luisa La Guardia.
Affidata a Juan José Carreras, l’introduzione (Sulla necessità della storiografia musicale) ha richiamato l’attenzione su un nodo cruciale: se dagli anni Settanta la storiografia musicale sembra attraversare una crisi permanente, nel quadro della più ampia riflessione sulla storia e sulle discipline umanistiche, proprio questa condizione rende ancora più urgente riaffermare il valore della storia, della coscienza storica e della ricerca di nuove prospettive storiografiche e strategie comunicative. In questa direzione si è posto anche il contributo del Presidente dell’Associazione fra Docenti universitari italiani di Musica, Luca Aversano (Legittimare l’insegnamento della Storia della musica nel mondo contemporaneo: il ruolo delle università), che ha ribadito l’urgenza di promuovere nelle giovani generazioni un autentico bisogno di conoscenza nel campo storico-musicale.
Alle questioni sollevate sono state offerte risposte provenienti da differenti prospettive istituzionali, rappresentative di Scuola, Conservatorio e Università. Presentiamo qui, ringraziando gli autori che hanno messo a disposizione i loro testi, gli interventi di Lorenzo Bianconi, Michele Calella, Donatella Restani, Alessandro Roccatagliati, insieme ai brevi contributi di Antonio Caroccia e Luisa La Guardia.

Focus − Insegnare Storia della musica: Università, Conservatorio, Scuole

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