La divulgazione della musica d’arte in RAI-TV negli anni Sessanta

Autori

  • Anna Scalfaro Dipartimento della Arti, Università di Bologna

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.2039-9715/8838

Parole chiave:

Music e televisione, Divulgazione musicale, Formazione del pubblico

Abstract

L’articolo offre un excursus sui modi in cui il sapere musicale è stato divulgato dalla Rai-tv negli anni Sessanta, ossia nel periodo compreso tra gli ultimi anni del boom economico e le propaggini del ’68. Nel decennio considerato l’offerta televisiva sul Programma nazionale e sul Secondo programma (gli unici due canali esistenti all’epoca) presenta una fisionomia piuttosto chiara e riconoscibile, per via della lunga gestione di Ettore Bernabei, direttore generale della Rai dal 1961 al 1974. Sono gli anni della cosiddetta ‘paleo-tv’, caratterizzata da una forte vocazione pedagogico-educativa. Oltre a una descrizione delle finalità pedagogiche della paleo-tv, generali e legate alla musica d’arte, l’articolo illustra e approfondisce alcuni programmi didattico-divulgativi: in particolare Specchio sonoro di Roman Vlad (1964) e il ciclo L’opera ieri e oggi, a cura di Luciano Alberti e Vittoria Ottolenghi, nell’ambito della striscia quotidiana Sapere (1969).

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Pubblicato

2018-12-31

Come citare

Scalfaro, A. (2018). La divulgazione della musica d’arte in RAI-TV negli anni Sessanta. Musica Docta, 8(1), 43–61. https://doi.org/10.6092/issn.2039-9715/8838

Fascicolo

Sezione

Articoli