Un soggetto scabroso, un progetto ambizioso: il “Giasone” va alla Scuola Primaria
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2039-9715/10178Parole chiave:
comprensione del melodramma, didattica del melodramma, laboratorio d’ascolto-visione sul melodramma, fabula, plot, ossatura, costellazione, lettura intuitiva della musicaAbstract
Dal 2007 Silvia Cancedda ha svolto nelle scuole primarie laboratori d’ascolto della durata di cinque-sei mesi, dedicati a varie opere, dalla Cenerentola al Trovatore. Nell’anno scolastico 2017/18 ha scelto il Giasone di Cicognini e Cavalli (1649), un’opera scabrosa, a prima vista poco adatta a un uditorio di otto anni, incentrata com’è sulle vicende di due amanti criminali, Giasone e Medea, e su un triangolo amoroso in cui entrambe le donne, Medea e Isifile, sono ragazze-madri.
L’articolo illustra il protocollo seguito nel laboratorio. In termini rapportati all’età dei destinatari, esso punta a garantire una visione storicamente pertinente del melodramma prescelto, nonché una comprensione dell’opera nella sua interezza: (1) esame delle fonti letterarie; (2) struttura dell’intreccio; (3) costellazione dei personaggi e delle voci; (4) sistema delle forme poetiche (ed elementi base delle strutture metriche); (5) sistema delle forme musicali elementari; (6) ossatura del dramma e segmentazione dell’azione; (7) combinazione di parola/azione/musica (testo, scena, canto). Queste attività sono completate dall’ascolto-visione (tendenzialmente integrale) dell’opera.
Vengono brevemente additati: i nessi con le altre discipline scolastiche, in primis linguistiche e storiche; le origini del genere operistico; i rapporti tra la fabula del mito e l’intreccio (plot) dell’opera; il sistema delle voci; le scene chiave; le risorse della metrica poetica. Si introduce infine la lettura intuitiva della partitura. Nei disegni prodotti dagli alunni, nelle foto e nei video è documentata l’efficacia del percorso didattico attuato.
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